Lorenzo Riggio

chitarra moderna, introduzione alla chitarra

Chi è Lorenzo Riggio

Lorenzo Riggio nasce nel 2000 nella metropoli milanese ed è residente a Corsico (Milano).
Sin da piccolo ha avuto un forte interesse per la musica e per diversi strumenti, fino a quando ha iniziato a studiare la chitarra da autodidatta a 14 anni, interessandosi particolarmente al blues e cominciando a condividere la sua curiosità con altri strumentisti al liceo.
Ha in seguito frequentato la “Civica Scuola di Musica Antonia Pozzi” di Corsico dal 2016 sino al 2021 in cui ha intrapreso molteplici percorsi didattici.
Ha studiato Chitarra Moderna con Simone Massaron, cimentandosi nell’applicazione della teoria musicale a diversi generi tra cui pop, funk, rock, blues, country, folk, jazz, musica sperimentale, nonché sonorizzazione di film muti, improvvisazione, improvvisazione creativa, improvvisazione estemporanea ed altro.
Ha studiato con Danilo Gallo, trattando argomenti quali Improvvisazione, Improvvisazione creativa, Improvvisazione estemporanea, Composizione, Arrangiamento, Band Coach ed altro.
Ha studiato con Fosca Valentinuzzi Teoria, Ritmica e Percezione musicale.
Ha partecipato a differenti Workshops e Masterclass, tra cui: “Tapperware Music” e Workshops sul Valore del Silenzio tenuti da Francesca Naibo; “Pedaltalks” tenuto da Simone Massaron; Workshop sulla Registrazione Creativa tenuto da Simone Massaron e Stefano Castagna presso Ritmo&Blu Records.
Ha svolto attività di tirocinio presso l’Università degli Studi di Milano, coltivando competenze in Informatica Musicale, approcciando argomenti riguardanti l’Audio Recording e la digitalizzazione di dischi e lavorando sulla conversione da analogico a digitale.
Ha svolto attività di tirocinio presso la casa discografica “Sound Music International” a Milano.
Svolge da 5 anni attività concertistica, collaborando con coro, orchestra, e suonando oggi in due formazioni musicali con cui ha in attivo la produzione di un album e differenti inediti. La sua attività artistica spazia tra il pop-funk, blues, sino a toccare il jazz e la psichedelia, ma anche i confini dell’hip-hop, permettendogli così la collaborazione con producer emergenti. Ha inoltre in attivo la produzione, scrittura musicale e sonorizzazione di un cortometraggio muto.
Studia presso l’Università degli Studi di Pavia, Scienze e Tecniche Psicologiche, ponendo un accento particolare sulla Psicologia dell’Educazione e dell’Orientamento e sulla Psicologia del Lavoro.
E’ attualmente docente di Chitarra Moderna presso la “Civica Scuola di Musica Bill Evans” di Settimo Milanese.

Conosciamo meglio Lorenzo facendogli qualche domanda.

Raccontaci il tuo primo ricordo sulla musica
Ricordo, all’età di tre anni, mio padre alle prese con lezioni di teoria e solfeggio in salotto. Durante ogni esercizio, cercavo di dare il mio contributo urlando e ripetendo le note da lui solfeggiate, creando così una accozzaglia di suoni non ben definiti e confusionari. Ovviamente era per me un gioco, un qualcosa di nuovo, da esplorare, in cui ironizzare e divertirsi. Questa è, in parte, la concezione che ho tutt’ora della musica.

Il brano che ti ha fatto avvicinare alla musica o al tuo strumento?
Risulta particolarmente difficile trovare un singolo brano, ma posso dire con certezza che il primo a farmi innamorare del mio strumento fu BB King.

Quando hai scelto di fare della musica la tua professione?
Appena ho iniziato a suonare, ho pensato a quanto sarebbe stato soddisfacente fare della propria passione una professione. Reputo che questa sia una delle cose più importanti a cui ambire. Ciò influisce sulla passione e sulla qualità di energie spese nel svolgere questa professione.

Cosa ti piace di più dell’insegnamento?
Nonostante sia al di qua dell’aula, credo che insegnare sia, tra le altre cose, imparare. La relazione insegnante-allievo è un reciproco e continuo dare e ricevere.
Un’altra cosa che mi piace dell’insegnamento è la molteplicità di approcci a tutto ciò che riguarda il “fare lezione” da parte degli allievi, dal più stretto rapporto con lo strumento sino al più colloquiale dibattito con l’insegnante.

Cosa consiglieresti a chi vuole approcciarsi alla musica?
Di non pensare che sia troppo tardi per farlo, di suonare quello che ci fa divertire, quello che più ci appaga. Di iniziare fin da subito a sperimentare, a non nascondere il proprio pensiero divergente, bensì improvvisare e dialogare col proprio strumento, plasmare carattere e personalità del proprio playing.

I cinque dischi che hanno cambiato la tua vita:
“Exercises in Futility” di Marc Ribot
“Arclight” di Julian Lage
“Are you Experienced” di Jimi Hendrix
“Wish You Were Here” dei Pink Floyd
“4’33’’” di John Cage

Lorenzo Riggio insegna il lunedì e il mercoledì.
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