Cristiana Franco

violino/viola, musica da camera

Chi è Cristiana Franco

Ha iniziato lo studio del violino con i M.i Elena Confortini e Carlo De Martini presso la Scuola di Musica Il Classico di Milano, dove successivamente ha frequentato il Corso di Formazione per Operatori di Propedeutica Musicale. Nel 2020 ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma Accademico di II livello in Violino con il M° Renato Donà presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dopo il precedente Diploma Accademico di I livello nella classe del M° Gabriele Baffero. Attualmente si sta perfezionando presso l’Accademia di Musica di Pinerolo con il M° Lukas Hagen per il repertorio solistico e da camera e con il M° Alessandro Milani per il repertorio orchestrale.

Negli anni del Conservatorio ha costituito il Quartetto d’archi Ghelos, con il quale ha svolto una intensa attività concertistica e seguito diverse Masterclass tenute dal M° Giovanni Scaglione. Nel 2017 è risultata idonea all’Audizione per l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala e da allora ha partecipato a diverse produzioni presso il Teatro milanese e in tournée. Dall’ottobre 2018 è concertino dei secondi violini presso l’Orchestra da Camera Canova. Ha seguito corsi di perfezionamento orchestrale presso la scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo con le prime parti del Teatro Regio di Torino.

Ha approfondito inoltre gli studi della prassi esecutiva barocca, partecipando a numerose Masterclass tenute dal M° Enrico Onofri e lavorando stabilmente fin dal 2010 presso l’Accademia dell’Annunciata di Abbiategrasso diretta dal M° Riccardo Doni. Con questa formazione si è esibita in Italia e all’estero, collaborando con musicisti di fama internazionale come i M.i Giuliano Carmignola, Mario Brunello e Andrea Mastroni, con i quali l’orchestra ha inciso diversi CD molto apprezzati dalla critica internazionale.

È docente di violino per CPSM presso il Conservatorio di Milano e presso la Civica Scuola di Musica Bill Evans di Settimo Milanese.
Dopo la maturità conseguita con lode presso il Liceo Classico Alexis Carrel, si è laureata con lode in Lettere Moderne e in Filologia Moderna presso l’Università Cattolica di Milano, dove attualmente è Scholar degli strumenti ad arco dello Studium Musicale d’Ateneo.

Conosciamo meglio Cristiana facendole qualche domanda.

Raccontaci il tuo primo ricordo sulla musica

Quando avevo 4 anni, i miei genitori mi hanno portata un pomeriggio in una scuola di musica in cui insegnanti e allievi facevano ascoltare i diversi strumenti musicali ai bambini interessati a imparare a suonare. I miei erano convinti che avrei scelto il pianoforte, ma appena ho sentito la mia futura maestra suonare il violino mi sono immediatamente innamorata dello strumento! Ricordo precisamente la sensazione che ho avuto, come di essere trasportata in un altro luogo pieno di magia e di sogni.

Il brano che ti ha fatto avvicinare alla musica o al tuo strumento?

La canzone “Oggi non ho che un canto” del principe di Biancaneve e i sette nani. Una mattina mia mamma svegliandosi sentì una musica risuonare per casa e pensò di aver lasciato accesa la tele tutta la notte… Invece ero io che mi cimentavo in quella dolcissima melodia! Ero talmente piccola che ancora non parlavo, chissà quanto avrò storpiato il testo!

Quando hai scelto di fare della musica la tua professione?

È stato un processo molto graduale, infatti ho sempre affiancato gli studi musicali al Liceo e poi all’Università fino alla Laurea Magistrale. Mi è sempre piaciuto fare molte cose diverse, per cui inizialmente pensavo che la musica fosse semplicemente una delle mie tante passioni, ma nel corso del tempo mi sono accorta sempre più che non riuscivo a stare molto a lungo senza suonare e che quindi questa attività stava diventando una parte indispensabile di me!

Cosa ti piace di più dell’insegnamento?

La cosa che mi piace di più è il rapporto che si crea con gli allievi, perché la musica è tra le discipline che permettono maggiormente di far uscire allo scoperto la personalità di chi la pratica. Si crea quindi un dialogo tra insegnante e studente che non è limitato a quello che viene verbalizzato, ma si esprime anche in note ed emozioni. Un brano eseguito da un allievo sarà sempre diverso da come lo suona chiunque altro, perché vive della sensibilità particolare di quella persona per come si esprime in quel momento – e l’insegnante deve essere capace di valorizzare ciò che emerge spontaneamente e fare fiorire anche quelle potenzialità che restano più nascoste.

 Cosa consiglieresti a chi vuole approcciarsi alla musica?

Di pensare che suonare è come intraprendere un viaggio. Ogni volta che si prende in mano lo strumento si vola in un’altra dimensione in cui si conosce qualcosa di sé e degli altri che non è interamente esprimibile a parole. Come tutti i viaggi che si rispettino, non sempre le cose vanno come ci si aspetta e ci sono delle difficoltà da affrontare, ma tutto ciò è ampiamente ripagato dalle emozioni che si vivono, dalle conoscenze che si fanno, e dal percorso stesso di crescita che mano a mano porta a vedere e scoprire qualcosa che è sempre più bello e profondo.

I cinque dischi che hanno cambiato la tua vita:

Parto con un CD che ho inciso con una orchestra in cui suono ormai da dieci anni. Si chiama “Un italiano a Londra” e contiene dei concerti per Violino e orchestra del compositore Felice Giardini. Lo abbiamo registrato con un solista eccezionale, il violinista Giuliano Carmignola, due settimane prima che prendessi Diploma triennale in Conservatorio. Incontrare un musicista di tale spessore in un momento chiave del mio percorso musicale è stata una esperienza fortissima che ha lasciato il segno nella violinista e nella persona che sono diventata.

Tra i dischi che ho amato ascoltare, il Concerto per Violino e Orchestra di Sibelius eseguito per la Deutsche Grammophon da Christian Ferras e dai Berliner Philharmoniker e i Quartetti di Mozart registrati dal Quartetto Hagen sempre per la Deutsche Grammophon. Infine, aggiungo “The Joshua Tree” degli U2 e il mitico “Made in Japan” dei Deep Purple: non si può mica sentire solo musica classica!

Cristina Franco insegna il mercoledì.
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